Il III Municipio, includendo un territorio molto vasto presenta una realtà molto articolata, rispetto all’età evolutiva, alla disabilità, ai giovani e agli adulti, con tante e differenti domande e poche risorse da offrire alla popolazione. I bisogni della persona all’interno del suo ciclo vitale sono molteplici e complessi e questo determina che molte famiglie si trovino a dover fronteggiare problemi di diversa natura da soli, senza l’appoggio delle strutture pubbliche, le quali hanno difficoltà a sostenere una domanda così elevata.
All’interno del Municipio nella zona nord, si sviluppa il quartiere di Cinquina, un’area periferica fortemente urbanizzata. Come in molte periferie, anche qui si riscontra una distribuzione poco capillare dei servizi al cittadino, soprattutto nel settore della promozione del benessere. L’interesse per un reale decentramento dei servizi a favore delle aree che fino ad ora ne erano sprovviste, ha mosso gli amministratori a pensare alla creazione di un polo territoriale che rispondesse ai bisogni dei cittadini; comincia quindi una collaborazione fra il Municipio e le nostre due associazioni, che già collaboravano con esso: “Aiida” Associazione Italiana nelle Difficoltà di Apprendimento che si occupa di età evolutiva e la “Casa di Arturo” che si occupa di giovani e adulti, al fine di soddisfare i bisogni della cittadinanza.
Il Polo
Questa collaborazione, che nasce dal desiderio di dare attenzione, accoglienza e risposte ai cittadini, per lo sviluppo del benessere psicologico e sociale, come detto in precedenza, in un territorio vasto, ma carente di iniziative rivolte a tale bacino d’utenza, porta alla nascita di un nuovo Polo Territoriale, che prende concretamente forma all’interno del quartiere di Cinquina, grazie al dott. Navarro che ha messo a disposizione lo spazio.
Il polo è una struttura sita in largo Vittorio Vettori, 31 che ospita le due Associazioni: ” AIIDA” Associazione Italiana nelle Difficoltà di Apprendimento, che si occupa di età evolutiva e ” La Casa di Arturo”, che si occupa di giovani e adulti. L’obiettivo comune è quello di diventare un punto di riferimento per le famiglie e il territorio, vuole diventare un Polo Territoriale che crei uno spazio aperto, diagnostico, abilitativo, terapeutico e ricreativo, funzionale all’inclusione di soggetti con diverse difficoltà e/o disabilità, all’integrazione di differenti realtà e alla socialità nel mondo dei piccoli, dei ragazzi e degli adulti.
Il fine principale è quello di accogliere, sostenere, accompagnare la persona rispetto ai suoi bisogni all’interno di tutto il suo ciclo vitale.
«Non possiamo sognare un Paese in
cui ci sia giustizia sociale e inclusione
se non garantiamo alle persone con disabilità,
soprattutto bambini e adolescenti,
la possibilità di esercitare pienamente
i loro diritti. Quando si vede la disabilità
prima di vedere il bambino,
non è un danno solo per lui,
ma si sottrae alla società tutto ciò
che il bambino può offrire.
La sua perdita è una perdita per la società;
la sua vittoria è una vittoria per la società».
Anthony Lake ( Direttore dell’ UNICEF)