Progetto SR4/5

AIIDA, Associazione Italiana per l’Infanzia nelle Difficoltà di Apprendimento propone un progetto di screening  sugli alunni dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia.

INTRODUZIONE

Le difficoltà di apprendimento costituiscono un problema rilevante per la loro alta incidenza nella popolazione scolastica, moltissime famiglie sono coinvolte prima o poi, nelle problematiche scolastiche dei propri figli. Inoltre, tali difficoltà, non solo influiscono negativamente sulla carriera scolastica ma compromettono lo sviluppo della personalità e un adattamento sociale equilibrato.

D’altra parte è riconosciuta dagli studiosi che la tempestività sembra essere la strada da percorrere per un intervento di recupero efficace. Un intervento tardivo, purtroppo, offre scarse possibilità di successo, con il rischio che le difficoltà si trasformino, con il tempo,  in vere e proprie patologie. E’ importante quindi rivolgere la nostra attenzione sulla prevenzione: individuare i segnali precoci delle difficoltà e conseguentemente attivare un intervento di recupero adeguato ed efficace.

Una valutazione precoce nella scuola dell’infanzia, sulle abilità di base, consente di  programmare una didattica specifica, in funzione delle reali capacità del bambino, intervenendo sul problema, in una fase di strutturazione dello sviluppo del bambino. Le abilità di base o i prerequisiti necessari per l’ingresso alla scuola primaria sono quegli aspetti che preparano il “terreno” per gli apprendimenti successivi.

Per questo AIIDA vuole stimolare una maggiore attenzione nel mondo della scuola, in particolare nella scuola dell’infanzia,  con questo progetto, credendo fermamente che un intervento tempestivo,  possa migliorare la qualità della vita del bambino, permettendogli uno sviluppo più armonico,  una serenità scolastica, familiare e sociale.

Pertanto la presente proposta progettuale tende a collocarsi nell’area della prevenzione delle difficoltà di apprendimento in età evolutiva ed è volta ad evidenziare i fattori di rischio ed i fattori protettivi che potrebbero essere presenti in alcuni bambini.

OBIETTIVO GENERALE

Il  progetto propone un percorso conoscitivo  mirato sui bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia, attraverso la somministrazione di test, a seguito dei quali, se necessario, si prevedono interventi di potenziamento per prevenire i ritardi di sviluppo e l’insuccesso scolastico. Inoltre vuole essere, per le insegnanti,  un’occasione per approfondire la loro formazione. Tale obiettivo verrà raggiunto tramite  un’indagine rispetto alle caratteristiche di apprendimento e non solo degli alunni, al fine di evidenziare, laddove presenti, eventuali fattori di rischio di una probabile insorgenza di un Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA) nelle prime classi della scuola primaria; una formazione-informazione per accompagnare i docenti a realizzare le adeguate azioni di osservazione, atte a rilevare e saper distinguere un disturbo di apprendimento da una difficoltà di apprendimento e poter mettere in campo quelle modalità e strategie per il recupero e per l’intervento specifico, oltre che per poter accompagnare la famiglia ad attuare azioni necessarie per sostenere l’adeguato sviluppo evolutivo del bambino.

OBIETTIVI SPECIFICI

  • Effettuare un tempestivo riconoscimento dei segnali precursori delle difficoltà di apprendimento e dei DSA;
  • Fornire un’informazione adeguata e specifica agli insegnanti sulle difficoltà e i disturbi di
  • apprendimento e sui segnali per riconoscerli, sulle modalità per affrontarli efficacemente;
  • Orientare i genitori rispetto al possibile percorso di diagnosi ed intervento;
  • Implementare una rete di collaborazione tra scuola, famiglia e servizi territoriali.

L’individuazione precoce dei precursori dei DSA permette successivamente un intervento precoce su di essi. L’esito delle prove di screening non costituisce diagnosi, bensì solamente una previsione di probabile sviluppo del disturbo, laddove emergano fattori di rischio; si ritiene comunque necessario attivare e strutturare un intervento a scuola nei casi in cui emergano dei precursori del disturbo, così da agire tempestivamente ed in maniera mirata, aumentando così anche i fattori protettivi. Pertanto, in seguito allo screening si realizzeranno azioni specifiche con i docenti per strutturare una metodologia e strategie personalizzate e con i genitori per orientarli ad intraprendere il necessario percorso di intervento specifico.

CAMPIONE

Le attività realizzate nell’Istituto Comprensivo saranno rivolte a:

  • Alunni della Scuola dell’infanzia: bambini di 5 anni ai quali rivolgere le attività di screening;
  • Insegnanti: ai quali rivolgere attività di informazione, formazione e consulenza per i suddetti disturbi e difficoltà;
  • Genitori: ai quali è possibile fornire attività di orientamento rispetto ai disturbi.

Pertanto si proporrà lo screening a due o più classi campione, scelte dalla scuola, in modo tale da strutturare i successivi interventi con tutti i docente delle due classi e con altri docenti dell’Istituto interessati al tema.

STRUTTURAZIONE DEL PROGETTO

1. Metodologia

Per il raggiungimento degli obiettivi, l’intervento sarà sviluppato utilizzando uno specifico test strutturato, idoneo allo scopo del progetto, rivolto agli alunni della scuola dell’infanzia.

Rispetto alla formazione e consulenza agli insegnanti saranno utilizzate modalità di confronto e discussione di casi, attraverso la consulenza specifica sulle metodologie più idonee da utilizzare e attraverso la condivisione di materiali informativi, in forma di presentazione power-point.

Per gli incontri con i genitori verrà utilizzato materiale informativo e questionari conoscitivi.

2. Strumenti utilizzati

2.1Test somministrati

Nello specifico verrà somministrato individualmente ad ogni bambino della classe le prove di screening SR 4-5 SCHOOL READINES (di Maria Assunta Zanetti e Daniela Miazza) : prove per l’individuazione delle abilità di base nel passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, che si riferiscono alle competenze linguistiche lessicali di base, alla capacità di ragionamento logico-matematico e di simbolizzazione, allo sviluppo psicomotorio e alla capacità di stabilire rapporti con gli altri; sono state costruite in modo che si riferiscano alle esperienze comuni della vita quotidiana, piuttosto che a specifici apprendimenti  scolastici. In tal modo è stato possibile individuare i bambini che presentano ritardi o lacune, più o meno gravi,  che possono ostacolare la possibilità di un fluido processo di apprendimento.

La batteria è composta da prove di:

  • Abilità linguistica
  • Abilità fonologica
  • abilità logico-matematica
  • simbolizzazione
  • sviluppo psicomotorio
  • rapporti sociali

Per ogni bambino sarà compilato un fascicolo di notazione al fine di registrare i punteggi delle singole prove. I punteggi grezzi saranno successivamente convertiti in ranghi percentili per ottenere gli indici di sviluppo delle abilità di base. Questo permetterà di fare dei confronti tra le prestazioni dei singoli soggetti con i dati di riferimento, al fine di indicare la soglia sotto la quale è consigliabile un intervento mirato.

2.2     Programmi di potenziamento

Attraverso le Consulenze gli insegnanti saranno accompagnati a sviluppare dei programmi di potenziamento delle abilità dei bambini.

In particolare si lavorerà su:

  • Favorire l’aiuto per individuare strategie di apprendimento idonee alla situazione specifica;
  • Presentare modalità didattiche specifiche

3. Tempi dell’intervento

Il progetto, che potrebbe partire ad  Ottobre , avrà una durata complessiva di 4 mesi, così suddivisi:

  • Ottobre: incontro informativo-formativo con le insegnanti e somministrazione prove iniziali
  • Novembre: lavoro con le insegnanti per il potenziamento cognitivo
  • Febbraio: somministrazione prove finali e raccolta conclusiva.

PERCORSO

Il progetto, in ogni singola classe, si articolerà in 5 fasi:

  • Incontro informativo-formativo con le insegnanti di due ore, sulla strutturazione dell’intervento e formativo sui disturbi indagati, da prevedere verso Ottobre;
  • Incontro per attività Screening con i bambini (tempo per ogni bambino circa 40 minuti), da prevedere verso fine Ottobre;
  • Incontro con le insegnanti per le strategie di potenziamento relativo alle eventuali aree emerse come deficitarie. Da prevedere metà Novembre. (15 giorni dopo la somministrazione delle prove di screening);
  • Incontro per attività Screening finale con i bambini dopo due mesi dall’utilizzo da parte delle insegnanti delle strategie di potenziamento. Si prevede nel periodo di inizio Febbraio;
  • Incontro di restituzione con le insegnanti, a cui verranno i dati dei feedback relativi a quanto emerso dallo screening. Si prevede nel periodo di fine Febbraio (Dopo 15 giorni dalle prove si screening finali).

Le insegnanti, hanno un ruolo fondamentale in questo percorso di prevenzione, poiché vivendo il bambino per molte ore ed osservandolo in un contesto specifico e strutturato, dove esso mette in gioco differenti capacità, avranno il compito di compilare la parte del test relativo ai rapporti sociali.

Nello specifico per evidenziare i fattori di rischio si dovranno considerare i seguenti aspetti dello sviluppo del bambino, che vengono considerati predittori del disturbo o della difficoltà qualora il loro sviluppo fosse differente dalla norma:

– Linguistici

– Fonologici

– Logico-matematici

– di Simbolizzazione

– di Sviluppo Psicomotorio

 

FIGURE PROFESSIONALI PRESENTI

L’intervento sarà realizzato dall’equipe psico-pedagogica di “AIIDA”, composta da esperti con formazione specifica ed esperienza nel campo.

Le figure professionali previste:

  • Una psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
  • Una psicologa dell’età evolutiva
  • Una insegnante debitamente formata sulle difficoltà e i disturbi dell’apprendimento
  • Una psicomotricista
  • Volontari – tirocinanti collaboratori dell’associazione

La scuola è chiamata oggi  ad effettuare un importante cambiamento verso l’inclusione,  diamo alla scuola la possibilità di andare verso il cambiamento.

Cordiali saluti

L’èquipe di AIIDA
Associazione Italiana per l’Infanzia nelle difficoltà di Apprendimento